sabato 2 luglio 2011

Quel che è mio è mio

Il Diritto d’autore è un argomento oggetto di esame nelle facoltà di diritto, ma purtroppo non in tutte le scuole superiori viene trattato. Una persona non informata potrebbe essere completamente all’oscuro sulla materia in merito. Io ricordo di aver fatto qualcosa alle superiori, ma sinceramente ricordo poco o nulla.

Questo discorso mi serviva per introdurre il fatto che AGCOM (Garante delle Comunicazioni) ha approvato la delibera sul diritto d’autore. Il testo del comunicato lo trovate qui:
Il regolamento, per farla breve, consentirà al Garante di poter intervenire attivamente sui siti internet (anche privati) su cui si avrà il sospetto che si stia violando il diritto d’autore. L’intervento può prevedere la cancellazione o addirittura l’inibizione del sito, attraverso un blocco degli indirizzi IP e dei DNS, nonché rispettive sanzioni.


"Nel caso del copyright hanno ragioni da vendere tutti gli operatori dell’industria che si sono stufati di essere lasciati alla mercé di una pirateria dilagante che erode le loro risorse" -Il commissario AGCOM-

Domanda: dal momento che anche siti (o blog) gestiti da privati possono essere coinvolti, quante migliaia di blog dovranno essere cancellati? Infatti non è un mistero che il copyright abbia tantissimi vincoli, a chi non è mai capitato di caricare un video su youtube per poi scoprire che è stato rimosso perché violava qualche diritto d’autore. Questo perché (come accennavo all’inizio) la maggior parte delle persone, me compreso, non sanno in che modo è possibile trattare materiale coperto da diritti d’autore, o più semplicemente ignorano completamente il fatto che stanno facendo qualcosa di illecito.
Finora siti nati esplicitamente per la pirateria, come thepiratebay.org o btjunkie.org, sono stati già da tempo oscurati nel nostro paese. Era necessario emanare questa delibera, che estende la censura in maniera così drastica? Evidentemente per i vertici pare di si.

Un’altra cosa che mi lascia perplesso è il cambio di ruolo del Garante, che diventa in questa faccenda direttamente esecutore, senza passare dalle forze dell’ordine. Quando un sito viene oscurato infatti, generalmente parte anche la relativa indagine, poiché sta violando la legge. Ora invece è AGCOM stessa a poter cancellare un sito internet sospetto se, entro 48 ore dalla richiesta del titolare del copyright di cancellazione del contenuto, il titolare del sito (o il blogger) non fornisce risposta. Il tutto senza passare attraverso alcun organo giudiziario.


Anonymous, un gruppo hacker internazionale, ha deciso di colpire il sito AGCOM per protestare contro la delibera


Insomma, se per caso un giorno inserite nel vostro blog qualcosa che viola qualche diritto d’autore, magari in buona fede, e decidete di farvi una vacanza, potreste ritrovarvi al vostro ritorno il sito bloccato, l’impossibilità di aprirne altri e magari anche un’ammenda da pagare.

La questione, sia essa giusta o meno, mi lascia un po’ di tristezza, perché internet è l’unico mezzo d’informazione veramente libero e ogni volta che subisce una limitazione tende ad avvicinarsi a quella che oggi è la televisione (controllata e censurata). Magari sono troppo pessimista, magari si fermeranno qui.

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