È da diversi giorni che si parla nei network informatici della nuova versione del sistema operativo (SO) che, grazie alla sua semplicità d’uso, alla sua compatibilità con la pressoché totalità del software e ad una campagna di marketing d’eccezione, lo ha reso il più utilizzato al mondo. Per chi non l’avesse capito sto parlando di Windows.
Il pupillo di casa Microsoft tuttavia, in termini di qualità, ha conosciuto da sempre dei periodi di alti e bassi. A prodotti di qualità come Windows XP o Windows 95 si alternano software scadenti come Windows Me o Windows Vista (quest’ultimo non proprio scandente, ma molto al di sotto delle aspettative).
Fortunatamente, l’ultimo lavoro della ciurma di Ballmer, Windows 7, si colloca dalla parte “buona”, tant’è vero che in un periodo di tempo molto breve è riuscito a superare le vendite di Vista (che uscì diversi anni prima) diventando così il vero “rivale” di Windows XP, utilizzato ancora oggi sulla maggior parte dei PC.
Steve Ballmer, il successore al trono di Bill Gates |
“Il secondo album è sempre più difficile” per dirla alla Caparezza, creare un successore di un prodotto ottimo non è cosa da poco, perché gli utenti si aspettano molto da esso, più o meno la stessa mole di migliorie che ha apportato Win7. Microsoft ha già deluso con Vista, non potendo permettersi un nuovo scivolone ha deciso di cambiare le carte in regola: il nuovo Windows 8 (sempre che si chiamerà così) supporterà le architetture ARM!
Ok, cercherò di spiegare tutto per chi non è molto informato sulla questione.
Ogni dispositivo (sia esso un computer, uno smartphone, un tablet o altro) ha una CPU che si occupa di gestire il SO (in realtà è il SO che gestisce le risorse della CPU). Ecco, ogni CPU ha una “architettura”, ovvero una struttura standard in modo che il software è in grado di utilizzarla seguendo procedure precise e uguali per tutte. Di architetture ne esistono diverse, ma in generale le più diffuse sono x86-64 (per PC), ARM (per smartphone e tablet) e PowerPC (per console).
Ogni dispositivo (sia esso un computer, uno smartphone, un tablet o altro) ha una CPU che si occupa di gestire il SO (in realtà è il SO che gestisce le risorse della CPU). Ecco, ogni CPU ha una “architettura”, ovvero una struttura standard in modo che il software è in grado di utilizzarla seguendo procedure precise e uguali per tutte. Di architetture ne esistono diverse, ma in generale le più diffuse sono x86-64 (per PC), ARM (per smartphone e tablet) e PowerPC (per console).
Ebbene, oramai da diversi anni Windows supporta solo architetture x86-64. La cosa non era affatto un problema fino a poco tempo fa, ma ora che gli smartphone, ma più di tutti i tablet stanno cominciando inesorabilmente a diffondersi, Microsoft è praticamente fuori dai giochi, a meno che qualche produttore decida di montare una CPU x86, con il conseguente aumento dei consumi a causa dell’inefficienza dell’x86 per piattaforme a basso consumo.
Ecco quindi giustificata la decisione di Microsoft, che ha “fiutato” un possibile cambiamento del mercato, ovvero una traslazione da PC a tablet.
A conferma della cosa, dalle prime immagini dell’interfaccia del nuovo SO, Windows 8 appare un sistema pensato principalmente per schermi touchscreen, grazie alla presenza di icone grandi e desktop scorrevole.
Ecco quindi giustificata la decisione di Microsoft, che ha “fiutato” un possibile cambiamento del mercato, ovvero una traslazione da PC a tablet.
A conferma della cosa, dalle prime immagini dell’interfaccia del nuovo SO, Windows 8 appare un sistema pensato principalmente per schermi touchscreen, grazie alla presenza di icone grandi e desktop scorrevole.
Interfaccia di Windows 8, non mi stupirei se si chiamasse "Windows Arlecchino" |
La frase “Windows 8 supporterà le architetture ARM” quindi si può tranquillamente leggere come: Windows 8 sarà orientato ai dispositivi mobile. La cosa non è da poco, perché, a mio modo di vedere, questo significa che nel prossimo futuro ci sarà una rivoluzione del mondo informatico.
Se ripensiamo a fine anni 90/inizio anni 2000, i computer erano quei blocchi color grigio panna con monitor CRT che occupavano più spazio in profondità che in larghezza. La prima “rivoluzione” in questi ultimi 15 anni è avvenuta con l’arrivo dei computer portatili (notebook), che rappresentavano un vero miracolo per chi non necessitava di elevata potenza e aveva poco spazio a disposizione e necessità di poterlo trasportare.
Se ripensiamo a fine anni 90/inizio anni 2000, i computer erano quei blocchi color grigio panna con monitor CRT che occupavano più spazio in profondità che in larghezza. La prima “rivoluzione” in questi ultimi 15 anni è avvenuta con l’arrivo dei computer portatili (notebook), che rappresentavano un vero miracolo per chi non necessitava di elevata potenza e aveva poco spazio a disposizione e necessità di poterlo trasportare.
La “seconda rivoluzione” secondo me sarà data dall’avvento dei tablet, in cui Apple (con il suo iPad) è stata, come in molti casi, l’azienda che ha “lanciato” il mercato. Google si è subito impegnata a fornire agli altri produttori un SO adatto allo scopo (Android 3.0) e Microsoft, che in questi periodi arriva sempre terza, si sta affrettando sviluppare un nuovo SO in grado di entrare anche in questo mercato, che si trova ancora in fase “infantile” ed è destinato a crescere sempre di più.
Oggi i tablet sono molto meno ingombranti. Sono anche molto più belli da vedere |
Ultima ma non meno importante “rivoluzione” sarà data dalla possibilità di costruttori di CPU non x86, come nVidia e Qualcomm, di poter finalmente operare anche nel settore PC desktop e notebook con architetture ARM, data l’impossibilità di sviluppare x86 a causa delle licenze.
La “lotta a due” Intel vs. AMD (dove in realtà è quasi un monopolio Intel) potrebbe finalmente diventare un oligopolio composto da più di due sole aziende?
Difficile da dirsi, è più probabile che si concentrino su dispositivi mobile, ma non si sa mai. Io ci spero, del resto una maggiore concorrenza è tutto vantaggio per i consumatori, che siamo noi.
La “lotta a due” Intel vs. AMD (dove in realtà è quasi un monopolio Intel) potrebbe finalmente diventare un oligopolio composto da più di due sole aziende?
Difficile da dirsi, è più probabile che si concentrino su dispositivi mobile, ma non si sa mai. Io ci spero, del resto una maggiore concorrenza è tutto vantaggio per i consumatori, che siamo noi.
Nessun commento:
Posta un commento