mercoledì 31 agosto 2011

Microsoft e Apple pensano al sistema operativo unico?


Come ho spesso parlato su questo blog, la sottile linea che separa i computer dai dispositivi mobile sta sempre più scomparendo. Le aziende che prima producevano PC desktop o notebook stanno spostando i loro volumi di vendita verso smartphone e tablet, seguendo il cambio direzione intrapreso per primo da Apple, proprio come un branco di pesci in un oceano. Del resto quando si parla di centinaia di milioni (se non miliardi) di fatturato si fa di tutto.
Malgrado Acer preveda un calo delle vendite di tablet una volta passata la moda, Microsoft e Apple non sembrano pensarla così. Cerchiamo di capire in che modo i due colossi della Silicon Valley affronteranno la situazione.

Microsoft non è certo una novellina nel realizzare sistemi operativi per dispositivi mobile. Già nel 1996 sviluppò Windows CE, un SO destinato a PDA e Palmari (i tablet di una volta) nonché ai Pocket PC. Successivamente l’evoluzione di questo sistema ha determinato l’uscita della ben più nota famiglia Windows Mobile. Sfortunatamente però, Windows Mobile non ha mai brillato nella categoria smartphone, a causa del fatto che il suo kernel (derivato direttamente da CE) non è mai stato adeguato allo scopo. Del resto la politica di Microsoft è sempre stata quella di portare avanti il kernel finché si può.
Peccato però (in realtà è una fortuna) che la concorrenza non sta a dormire: se il marchio Windows tra i computer riesce a sopperire alle mancanze del SO, nel mondo della telefonia non è andato affatto così.

Gli antenati dei nostri tablet, basati su Sistema Operativo Windows Mobile
Symbian infatti è stato il leader incontrastato fino all’arrivo di iPhone, che ha decisamente scosso il mercato con l’introduzione di iOS. Nacquero dunque Android e solo successivamente Windows Phone 7 che, insieme ad iOS, sono partiti all’inseguimento di un Symbian destinato a quanto pare ad essere sorpassato (Android sembra essere in vantaggio).
Parliamo dunque di iOS: a differenza di Microsoft, quando Apple ha presentato nel 2007 il SO del proprio iPhone, questo si è dimostrato decisamente migliore della concorrenza (tutt’ora è ai vertici della categoria). Questo perché è stato pensato e sviluppato appositamente per l’ambito smartphone e per girare su un solo ed unico dispositivo. È nella politica di Apple del resto sviluppare software in grado di girare solo sul proprio hardware.

Se fino a poco tempo fa i computer incrementavano la loro potenza anno per anno in maniera esponenziale, oggi questa tendenza si è notevolmente ridotta, probabilmente per merito (anzi per colpa) delle console da gioco e dei dispositivi mobile, che hanno ridotto il PC al solo utilizzo da ufficio o per cosette varie che non permettono di fare gli altri dispositivi (ovviamente sto parlando di utenti medi che navigano e giocano). Al contrario gli smartphone e i tablet sono ogni anno sempre più potenti, quasi il doppio, e posseggono un parco software da poter permettergli di fare la maggior parte delle cose che fa un utente medio.

Asus Transformers e Acer Iconia Tab: gli anelli mancanti tra computer e tablet
Per quanto riguarda i tablet, mentre Android e iPhone forniscono per questi dispositivi il medesimo SO che utilizzano sugli smartphone, lo stesso non si può dire di Microsoft. Il suo cavallo di battaglia infatti, a differenze di Google e Apple, non è il SO mobile, ma quello per PC: Windows 7. Tuttavia i pochi tentativi di portare questo SO su tablet (come su HP Slate) si sono rivelati un fallimento. Windows Phone del resto è come un secondo pilota nella scuderia Microsoft, non reggerebbe il peso della competizione su tablet. Ecco quindi che la direzione intrapresa dall’azienda di Redmond è quella di rendere il loro prossimo Windows completamente adattato al mondo dei tablet (Aria fresca dalle finestre). Computer e tablet adopereranno quindi lo stesso SO, arrivando in questo modo quasi a cancellare le differenze tra i due mondi.

Se la scelta di Microsoft è quindi quella di trasferire il proprio sistema su un'altra piattaforma, Apple probabilmente sta pensando di UNIFICARE i sistemi che già detiene su entrambe le soluzioni.
L’ultimo aggiornamento del proprio SO desktop, OSX Lion, ha infatti portato alla luce novità che tendono a rendere molto simile OSX ad iOS. Il launchpad per esempio è stato completamente rivisto per assomigliare (anzi rendere praticamente uguale) al menu delle applicazioni di iOS. Anche i gesti del touchpad sono stati stravolti per assomigliare a quelli compiuti sugli schermi touchscreen, come ad esempio il pinch-to-zoom e lo scorrimento del testo non invertito (ricordo che con il mouse se scorriamo la rotellina verso il basso la pagina va in alto, e viceversa).

Il Launchpad adottato in OSX Lion: chi sa se Apple farà causa a se stessa per la somiglianza con iOS
Non so quanti anni ci vorranno ma presto l’integrazione software sarà completa. A quel punto non so se avrà ragione o meno Acer, ma di certo i tablet non smetteranno tutto d’un tratto di esistere.
Quello che dobbiamo sperare tuttavia è il contrario, ovvero che i computer non diventeranno delle mosche bianche in un mondo pieno di tablet e smartphone. Ma forse sono un po’ troppo pessimista.


Nessun commento:

Posta un commento