L’altro giorno sono andato all’ufficio postale per fare un versamento. Quando sono entrato ho visto con grande piacere che c’erano solo 2 persone a fare la fila, per cui ho preso il mio biglietto tutto contento e mi sono seduto.
Con l'uso dei bigliettini le poste hanno eliminato le code, ma non hanno accelerato i tempi |
Passano parecchi minuti ma il numero non cambiava, negli sportelli c’erano le stesse persone che c’erano quando sono entrato. Nella mia mente già sono partiti gli insulti agli operatori dell’ufficio postale. Molto spesso li definiamo “incompetenti” o “sfaticati”, affermazioni a volte lecite, ma non è stato questo il caso.
Infatti quando è arrivato il mio turno, ho appreso dall’operatrice che il modulo da riempire per il versamento è cambiato. “Va bè, pazienza” ho pensato, avranno aggiunto qualche clausola che ha costretto al rinnovo del layout del modulo, dal momento che è già tutto pressato in quel foglio A4.
Era dunque questa la causa del rallentamento dei servizi? Assolutamente no, Poste Italiane ha cambiato anche il software dei terminali degli sportelli (in realtà lo ha fatto parecchio tempo fa, solo che nella mia città l’aggiornamento è avvenuto da poco).
Infatti quando è arrivato il mio turno, ho appreso dall’operatrice che il modulo da riempire per il versamento è cambiato. “Va bè, pazienza” ho pensato, avranno aggiunto qualche clausola che ha costretto al rinnovo del layout del modulo, dal momento che è già tutto pressato in quel foglio A4.
Era dunque questa la causa del rallentamento dei servizi? Assolutamente no, Poste Italiane ha cambiato anche il software dei terminali degli sportelli (in realtà lo ha fatto parecchio tempo fa, solo che nella mia città l’aggiornamento è avvenuto da poco).
Gli operatori erano non tanto smarriti, dal momento che comunque immagino abbiano seguito un corso di aggiornamento per l’utilizzo del software, ma rallentati dai ristrettissimi spazi a disposizione delle righe entro le quali vanno immessi i dati del cliente per eseguire l’operazione. Delle centinaia di migliaia di pixel dei loro monitor, solo poche decine sono dedicate all’inserimento dei dati (ovvero a ciò che effettivamente deve fare l’operatore davanti al PC), il resto è tutto grigio. Spazi lasciati vuoti, a detta dell’operatore, per consentire l’inserimento futuro di nuove funzionalità, corrispondenti probabilmente ai nuovi servizi offerti dalle Poste.
Le Interfacce grafiche dei software destinati al pubblico sono anni luce avanti rispetto a quelle dei software aziendali |
Chi sviluppa software per aziende di questa portata infatti non fa le cose a caso, una delle cose da tenere conto nella fase di progettazione di interfacce grafiche è la coerenza, ovvero il mantenimento di un aspetto grafico “standardizzato”, ad esempio utilizzando sempre lo stesso layout e le stesse posizioni degli oggetti, in modo che l’utilizzatore non sia costretto a ricercare ogni volta gli elementi di interesse ad ogni cambio di schermata. Per cui magari assegnare ad ogni funzione una certa posizione potrebbe aiutare, ma se il numero di queste funzione è particolarmente elevato, si crea uno scomodo addensamento, che potrebbe ad esempio compromettere la leggibilità e quindi l’usabilità.
L’interfaccia grafica potrebbe essere vista da un imprenditore (qualsiasi azienda essa sia) come un elemento di contorno, per cui un investimento in tale aspetto potrebbe sembrare ingiustificato. Del resto ad un’azienda che opera in un settore completamente differente da quello IT (Information Technology), cosa diavolo potrebbe interessare lo sviluppo dell’interfaccia grafica del software che utilizzano i dipendenti?
Ragionamento a mio avviso completamente sbagliato, tant’è vero che la coda all’ufficio postale che si è creata (leggasi minore produttività) è dovuta proprio ad un’interfaccia grafica poco adeguata.
Ragionamento a mio avviso completamente sbagliato, tant’è vero che la coda all’ufficio postale che si è creata (leggasi minore produttività) è dovuta proprio ad un’interfaccia grafica poco adeguata.
Ma le poste sono solo un esempio, pensiamo per esempio ad un rappresentante costretto a dover prendere le ordinazioni dei clienti a mano, a causa della poca intuitività dell’interfaccia del palmare in dotazione. Inserire i dati sul momento porterebbe a grosse perdite di tempo, e ai clienti non piace aspettare. Non sono bravo ad inventarmi situazioni possibili, anche quest’ultimo esempio infatti è un CASO REALE che ho visto.
Bisogna tenere conto inoltre che potrebbero esserci dipendenti di una certa età che ancora lavorano in azienda, già il computer per loro è una sfida, figuriamoci se anche la GUI ci si mette contro |
Finiti gli esempi andiamo al punto: la relazione tra aziende e IT è una cosa indispensabile nella quasi totalità delle imprese. Ma quanto e come investire in questo settore?
Si deve investire sempre il GIUSTO, infatti grossi investimenti potrebbero essere ingiustificati in molti casi, per questo è importante sapere COME investire, magari attraverso l’assunzione di gente qualificata in grado di valutare i costi effettivi per la realizzazione di un software, ma soprattutto in grado di valutare la qualità del lavoro svolto, evitando così danni economici.
Si deve investire sempre il GIUSTO, infatti grossi investimenti potrebbero essere ingiustificati in molti casi, per questo è importante sapere COME investire, magari attraverso l’assunzione di gente qualificata in grado di valutare i costi effettivi per la realizzazione di un software, ma soprattutto in grado di valutare la qualità del lavoro svolto, evitando così danni economici.
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